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Battipaglia: Cosa vedere a Battipaglia, Salerno e perche scegliere Battipaglia come destinazione per le tue vacanze estive al mare

Una fusione di calore e ospitalita', il mare bellissimo- sono queste le cose che attirano i turisti ad andare a vedere la citta' di Battipaglia. Citta' simbolo della mozzarella di bufala, offre numerosi servizi interessanti per i suoi ospiti, tra cui i corsi di preparazione della pizza e molti altri. Vai su Dirotta da Noi e scegli la tua espeienza nella citta' di Battipaglia!

le nostre strutture

Battipaglia

Battipaglia Hotel Sabbiadoro Battipaglia

L’Hotel Sabbiadoro Battipaglia offre ai suoi clienti tranquillità, cortesia, un ambiente esclusivo, un serviz ...

€ 700 € 385

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Qualche informazione aggiuntiva

Battipaglia

Battipaglia è una citta e un comune nella provincia di Salerno. Essendo vicina al mare, offre un mare spettacolare, pulito e trasparente Con Dirotta da Noi, andrete alla scoperta delle particolarita' di Battipaglia, Salerno e delle migliori strutture dove soggiornare ad un prezzo mai visto prima!

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Alcune curiosità

La nascita ufficiale della località di Battipaglia è da collocare nel 1858 per opera di Ferdinando II di Borbone, all'epoca re delle Due Sicile. All'epoca Battipaglia era considerata la colonia agricola di Eboli. Fu in quel periodo che il governo fece costruire le "Comprese", costruzioni di 20 edifici totali, pensati per accogliere 120 famiglie terremotate (80 dalla Basilicata per il terribile terremoto del 1857 e altre 40 dalla provincia di Principato Citeriore). L'età degli abitati doveva necessariamente essere compresa tra i 25 e 40 anni essendo richiesta dai governanti una costituzione fisica adatta ai lavori pesanti. Alle nuove famiglie giunte a Battipaglia venne fornito tutto il necessario per far crescere l'agricoltura e aumentare le zone bonificate in tutta la zona, così come aveva richiesto il barone Giacomo Savarese, allora direttore generale delle bonifiche. Dopo il 1861, con l'Unità d'Italia, su richiesta di Alfonso Menna, dirigente all'interno del Comune di Salerno, Battipaglia divenne comune che comprendeva una parte di Eboli e una parte di Montecorvino Rovella. 

Gli anni della Seconda Guerra Mondiale furono sicuramente i più duri che il piccolo comune abbia mai vissuto. Solo nel 1943 si stima che il numero dei morti a causa dei bombardamenti anglo-americani è pari di 117, senza contare gli ingenti danni alla città che fu completamente rasa al suolo. Anche per questo, nel 2006 il comune ricevette dall'allora Presidente della Repubblica, Ciampi, la Medaglia d'Argento al Merito Civile. Numerose prove di quanto accaduto durante il 1943, si trovano ora nella Cineteca della Rai, e mostrano la disperanzione in cui è caduta la popolazione dopo ogni bombardamento. Il tutto è stato ripreso dal regista statunitense William Wyler (autore del film Vacanze Romane), all'epoca Maggiore dell'Aviazione Militare Americana. Nonostante fosse stata quasi totalmente distrutta da questi violenti bombardamenti, la città fu ricostruita in tempi piuttosto brevi, grazie soprattutto alla tenacia dei propri abitanti. Tra il 1951 e il 1960 Battipaglia conobbe un incredibile aumento demografico, passando così dall'essere una piccola colonia agricola a comune rurale durante la guerra, a città rinata nel dopoguerra, tanto che nel 1960 divenne un importante polo di sviluppo industriale. Oltre alle industrie che si occupavano di lavorazione di prodotti prettamente agricoli, con il tempo arrivarono a Battipaglia industrie siderurgiche e di apparecchiature elettroniche a ciclo continuo. Nell'aprile del 1969 la città visse momenti di grandi insurrezioni dopo che il comune diffuse la notizia di voler chiudere due delle più importanti industrie presenti: quella del tabacco e quella dello zucchero, che davano lavoro e sostentamento a più della metà della popolazione di Battipaglia. A questa decisione ne seguirono cortei e manifestazioni che sfociarono presto in scontri con le forze dell'ordine che per reprimere un attacco da parte dei dimostranti fecero fuoco sulla folla uccidendo due persone. Le proteste continuarono, con la popolazione che continuava a causare disordini e disservizi come il blocco di ferrovie, strade e autostrade e assediando i comandi di carabinieri e polizia. Quando a Roma giunse la notizia degli scontri, i morti erano saliti a 50; anche per questo si decise di trovare un accordo per mantenere aperte le fabbriche e far cessare le proteste